È ormai noto che i prodotti naturali di origine vegetale sono molto utili nella prevenzione e nella cura di varie malattie, unendo efficacia ad una bassa tossicità. Il tè verde è uno di questi, e grazie alla presenza dei polifenoli di cui è molto ricco, dà così un contributo positivo alla salute umana e animale per via delle sue forti potenzialità antitumorali, antiossidanti, antimicrobiche e antivirali. Per questo motivo noi di Bict S.r.l. abbiamo ideato e testato un estratto particolarmente arricchito in queste componenti attive, che utilizziamo come ingrediente nei nostri migliori prodotti in ambito veterinario, ad azione antivirale e in grado di stimolare il sistema immunitario dell’organismo.

 

I PRINCIPI ATTIVI DEL TE’ VERDE

Il tè verde deriva dalle foglie di una pianta chiamata Camellia sinensis, il polifenolo più caratteristico e principale responsabile delle sue proprietà è l’Epigallocatechina gallato (noto anche con la sigla EGCG), rappresenta circa il 59% del totale dei polifenoli presenti nelle foglie di tè verde secco. Gli altri componenti sono epicatechina gallato, epigallocatechina, epicatechina e catechina, presenti in percentuali diverse tra loro.

La causa originaria delle malattie infettive virali croniche è l’invasione da parte del virus, quindi è di notevole importanza trovare degli efficaci trattamenti antivirali già attivi nei primi stadi. Negli ultimi anni, le catechine del tè verde hanno ampiamente dimostrato attività inibitorie contro vari virus, non solo umani ma anche animali come ad esempio nei pesci, e persino contro alcuni arbovirus, come il dengue virus (DENV) (Ismail et al., 2016), virus Chikungunya (CHIKV) (Weber et al., 2015) e virus Zika (ZIKV) (Carneiro et al., 2016).

 

ATTIVITA’ ANTIVIRALE DEL TE’ VERDE

Nel caso di virus umani, numerosi studi hanno dimostrato l’efficacia delle catechine contro il virus A dell’influenza (IAV), un virus a RNA appartenente alla famiglia degli Orthomyxoviridae. Già dal 1949, Green e i suoi collaboratori dimostrarono l’attività antivirale degli estratti di tè contro questo virus, mentre più recentemente un gruppo di ricercatori giapponesi ha rivelato che l’attività anti-IV degli estratti di tè verde, in particolare dell’EGCG, è correlata alla capacità di inibire l’acidificazione degli endosomi e dei lisosomi che si registra durante l’infezione (Imanishi et al., 2002). Sorprendentemente anche la ricerca clinica ha dato il suo contributo in questa direzione. In uno studio randomizzato in doppio cieco su 200 operatori sanitari, è stato verificato come il consumo di compresse a base di catechine per 5 mesi abbia avuto un effetto protettivo contro il virus IAV rispetto al gruppo placebo (Matsumoto et al., 2011).

Un altro virus verso cui alcuni studi hanno dimostrato l’efficacia del tè verde è l’Epstein-Barr virus, membro della famiglia degli herpes virus. Alcuni ricercatori hanno studiato gli effetti anti-EBV dell’Epigallocatechina gallato ed hanno scoperto che non solo riesce a sopprimere la sintesi di alcune proteine litiche del virus, ma riduce anche la trascrizione dei primi geni che si attivano in seguito all’infezione (Zhao et al., 2004).

 

Studiare gli effetti e i meccanismi dell’attività delle catechine del tè verde contro i virus, conducendo studi correlati in vivo o negli animali, è dunque fondamentale. La scoperta di estratti naturali antivirali è un settore promettente e continuerà ad essere un importante trend di sviluppo in futuro perché molti altri studi saranno necessari affichè l’infezione virale e le malattie possano essere prevenute e debellate.