Ormai si parla di antibatterici e antibiotici con una certa frequenza. Non di meno sentiamo parlare di materiali antibatterici, ma siamo davvero sicuri di sapere cos’è un antibatterico? L’antibatterico è – da definizione – una sostanza che uccide i batteri o ne impedisce lo sviluppo, ma le differenze con gli antibiotici sono notevoli, sebbene questi due termini vengano usati per lo più come sinonimi. Prima di vedere quali sono i materiali antibatterici che si trovano in commercio e a cosa servono, facciamo un breve focus.

Antibatterico, definizione

L’antibatterico, come abbiamo detto, è una sostanza che uccide i batteri o ne impedisce lo sviluppo. I farmaci antibatterici, pertanto, sono in grado di inibire la vita o la proliferazione di tali organismi. Si dividono in antibatterici locali, ambientali e generali. Questi ultimi tendono ad agire in senso tossico in maniera selettiva, quindi senza cagionare effetti nocivi sull’organismo ospite.

Materiali antibatterici

Per capire cosa sono e a cosa servano i materiali antibatterici dobbiamo definire l’azione antibatterica. Questa avviene in due modalità: limitata nel tempo o continuativa nel tempo. Hanno un’azione limitata nel tempo tutti quei materiali che uccidono i batteri in un momento specifico senza però intervenire sui batteri che si depositano in un secondo momento, appartengono a questa categoria prodotti d’igiene e i disinfettanti.

L’azione dell’antibatterico continuativa, invece, è la capacità dei suddetti materiali di uccidere o degradare i batteri in modo prolungato e costante nel tempo, quindi non solamente per un singolo momento.

Ritornando ai materiali, questi si possono suddividere in base alla loro modalità operativa e tecnica. Per ogni gruppo esistono specifiche modalità e specifiche tecnologie in grado do attivarne le proprietà antibatteriche. Le tre più significative sono rame, ioni d’argento, biossido di titanio.

Tutti e tre questi gruppi di materiali hanno un’azione antibatterica di tipo batteriostatica e non battericida. Quanto all’utilizzo di questi materiali, oggi trovano largo impiego nei laboratori di ricerca, nelle strutture ospedaliere, nelle abitazioni a uso privato, nelle scuole.