I dati che emergono sullo sviluppo tecnologico e sugli investimenti nella ricerca in Italia non sono confortanti. Attualmente, infatti, tale dato mostra come il nostro Paese sia nettamente indietro rispetto agli altri Paesi dell’unione Europea, nonostante gli incentivi.

Sviluppo tecnologico in Italia, facciamo il punto

Secondo i dati diffusi dalla Commissione UE, per quanto concerne la strategia Europea 2020, l’Italia ha compiuto progressi limitati negli ultimi anni, quindi l’obiettivo è ancora lontano. Il numero di ricercatori ogni mille persone occupate dalle imprese si prospetta al pari della metà della media del resto dell’Unione Europea, per di più configurando una spesa bassa e disomogenea nelle diverse regioni d’Italia.
Nonostante il Fondo Nazionale per l’innovazione sia stato istituito, non è ancora operativo, e sono ancora bassi gli investimenti in particolar modo nelle regioni meridionali. In termini di ricerca, tali regioni si presentano in ritardo sullo sviluppo e innovazione.

Bict, un impegno costante nello sviluppo tecnologico

Vi sono alcune aziende, però, che cercano, in questo scenario al momento deludente, di dare il loro contributo. Tra queste, Bict si è distinta non solo per impegno, ma soprattutto per l’offerta innovativa dei suoi servizi.
Attiva nel settore della bioindustria, nello specifico farmaceutico, nutraceutico, cosmetico e della nutrizione degli animali e delle piante, offre servizi di ricerca per lo sviluppo di prodotti e processi industriali finalizzati alla produzione di pre e probiotici, peptidi e metaboliti secondari e idrolizzati.
Si tratta quindi di un settore dello sviluppo tecnologico molto importante, ancor più in ragione del fatto che consente alle aziende di settore di raggiungere un elevato grado di competitività. Questo è possibile grazie al fatto che numerosi processi produttivi sono completamente automatizzati.
Significa, in buona sostanza, che l’errore umano è praticamente azzerato e che i tempi, e di conseguenza i costi, sono notevolmente contenuti. Certo questo è solo un piccolo passo rispetto a tutto quello che ancora resta da fare, ma anche un contributo come quello dei nostri laboratori è un incentivo verso il raggiungimento degli obiettivi del Paese.